
Mi chiamo Federica, sono una studentessa del Primo Levi. L’anno scorso ho intrapreso un nuovo percorso che ci ha proposto la scuola: “Operatore dell’accoglienza”. Dà la possibilità a chi partecipa di acquisire la capacità di prestare servizio in occasioni pubbliche come convegni, manifestazioni e iniziative che avvengono in Sardegna.
Tra le diverse esperienze che ho potuto vivere, mi piacerebbe raccontare quella più recente, ossia la mia partecipazione alla manifestazione Monumenti aperti. Ho prestato servizio a Cagliari, nella chiesa di San Michele nel quartiere di Stampace, dove un tempo si trovava l’ospedale militare. All’inizio del corso ho ricevuto una divisa da indossare durante l’occasione, una camicia bianca con sopra una giacca color blu notte e un elegante foulard giallo e blu.
Partecipare a Monumenti aperti, mi ha dato la possibilità di fare un’ esperienza di crescita in cui ho imparato a relazionarmi con turisti così da poter mettere in pratica e testare sul campo quello che ho imparato durante il corso, mi riferisco in particolar modo all’utilizzo della lingua straniera, ma anche di assumermi la responsabilità di gestire delle situazioni in cui ero io la referente per le visite.
Sono convinta che prendere parte a esperienze pratiche riesca in qualche modo a valorizzare maggiormente i corsi che si tengono a scuola, anche perché spesso la teoria risulta essere, almeno per noi studenti, distante dalla realtà.
Dunque, se posso permettermi di sottolineare un aspetto veramente fondamentale di questa esperienza, metterei il circoletto rosso proprio allo “stare sul campo” che personalmente mi ha permesso di capire se la scelta di partecipare a un corso extrascolastico è una scelta giusta o sbagliata. Per me è stata giusta.
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