"Tutto chiede salvezza", una serie sulla fragilità

Pubblicato il 4 dicembre 2024 alle ore 11:37

È un viaggio nella mente umana la serie tv "Tutto chiede salvezza", trasmessa in streaming sulla piattaforma Netflix. La storia si svolge all'interno di un ospedale psichiatrico, in una stanza cin sei pazienti.

Daniele si sveglia, incatenato. L’ultimo a occupare l’unico letto rimasto sarà proprio lui.

Cosa ci faccio qui?

Io non sono come loro, io sono una persona normale.

La serie si articola in due stagioni e una terza in programma. Racconta le vicissitudini che si manifestano tra i pazienti all’interno di un reparto ospedaliero dedicato ai "malati di mente".

Nella serie ciò che emerge principalmente sono i passati tormentati delle persone a cui sono state diagnosticate malattie mentali come bipolarismo, depressione e disturbi di personalità.

Daniele, il protagonista della serie, sembra una persona in apparenza normale, ma durante le puntate si capirà che anche lui è tormentato da fantasmi del passato.

Altro tema che emerge è l’amore, quest’ultimo visto come salvezza e come cura, ma anche come difficoltà .

Daniele, infatti, si innamora di una ragazza anche lei ricoverata.

Il loro matrimonio sembrerebbe la soluzione a tutto, eppure durante la  seconda stagione si potrà notare la difficoltà dei due ragazzi, non ancora guariti, nel portare avanti  la loro relazione e nel rispettare i loro ruolo genitoriale.

Perché guardare "Tutto chiede salvezza"?

Perché oggi più che mai si ha l’esigenza di raccontare e approfondire cosa c’è dietro a una diagnosi di bipolarismo o un disturbo di personalità: momenti passati ancora irrisolti, una libertà negata nell’essere chi decidiamo di essere e una più debole educazione alle emozioni e ai sentimenti.

Perché la cura non passa solo attraverso l’assunzione di psicofarmaci, ma soprattutto attraverso un percorso psicoterapeutico.

Perché la guarigione non avviene dall’oggi al domani e ognuno ha i propri tempi. Perché bisogna essere educati anche all’amore.

"Tutto chiede salvezza" è lo specchio della società che si trasforma, è un invito a non giudicare l’apparenza,  ad invitare le persone a chiedere aiuto nel momento del bisogno e infine a non avere la preoccupazione di manifestare le proprie emozioni.

Nessuno si salva da solo!

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