
Le formazioni ufficiali di Lazio-Cagliari
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dia, Noslin; Castellanos. All. Baroni
CAGLIARI (4-2-3-1): Scuffet; Zappa, Mina, Luperto, Augello; Adopo, Makoumbou; Zortea, Gaetano, Luvumbo; Piccoli. All. Nicola
Una sconfitta che brucia. Ieri i rossoblù hanno perso 2 a 1, e sono usciti dall’Olimpico con zero punti, due espulsi e un senso di ingiustizia che grida vendetta.
A causare il malessere è soprattutto l’atteggiamento del direttore di gara, Ayroldi, che ha fischiato quasi a senso unico e si è reso protagonista di decisioni discutibili.
Due squadre che hanno provato a giocare a calcio, con sì alcuni duelli fisici e duri, ma con correttezza e senza che si scadesse nel nervosismo. A cambiare gli umori ci ha pensato Ayroldi, incapace non solo di condurre, ma perfino artefice della tensione laddove non sembrava potesse essercene alcuna.
Gli episodi sono numerosi, alcuni giudicati correttamente e altri meno, ma come anticipato è la poca coerenza oltre all’assenza di un metro lineare a penalizzare il giudizio sul fischietto classe ’91. Al 9′ la prima ammonizione, punito giustamente Adopo che ferma una ripartenza pericolosa della Lazio commettendo fallo su Rovella. Al 16′, in una gara piena di gialli, Ayroldi commette il primo grave errore: l’arbitro pugliese non solo non ammonisce il difensore spagnolo, ma nemmeno concede la punizione per il Cagliari.
Ma solo verso la metà del primo tempo che avviene un vero e proprio SCANDALO che influisce sul risultato e anche il morale dei nostri giocatori. Infatti il direttore Ayroldi vede una scorrettezza del colombiano (già ammonito) ed estrae il secondo giallo e quindi il rosso. Difficile capire cosa abbia visto il direttore di gara, altrettanto complesso giustificare un tale decisionismo dopo quasi 80 minuti. Una volta estratto il rosso si forma un capannello attorno ad Ayroldi con Adopo che applaude l’arbitro: inevitabile a questo punto il secondo giallo anche per il centrocampista e dunque l’espulsione. A quel punto il Cagliari con 2 nomi in meno si trova in difficoltà dove proverà il tutto per tutto senza nessun risultato.
Le pagelle di Lazio Cagliari
Lazio
- Provedel 6 buona prestazione incolpevole sul gol
- Pellegrini 6,5 decisivo in entrambi i goal, non fa rimpiangere Tavares
- Romagnoli 6,5 grande sicurezza ed esperienza e comanda la difesa
- Gila 6 giovane età ma tanta esperienza peccato per la deviazione sul
- gol avversario
- Lazzari 5,5 poco attento in fase difensiva
- Guendouzi 6,5 recupera tanti palloni ottima diga davanti alla difesa
- Rovella 5,5 partita non all’altezza del giocatore che è
- Isaksen 5,5 normale partita per il giocatore
- Noslin 6 buona fase difensiva e buon supporto per l’attacco
- Dia 6,5 autore del primo goal che indirizza la partita
- Castellanos 6,5 ottima prestazione dell'attaccante bianco celeste che che prende un palo e ci prova ripetutamente
Sostituti
- Marusic 82” S/V
- Dele bashiru 81” S/V
- Zaccagni 73” 7 segna il gol decisivo nel giorno del suo rientro
- Pedro 63” 5 sbaglia un gol clamoroso a fine partita
- Vecino 45” 6 prestazione sufficiente
Cagliari
- S.Scuffet 5 partita sottotono e con scarso prestazione
- Augello 6,5 solido difensore che fa il suo in ogni partita
- Luperto 6 salva il gol sulla linea, buona partita nel complesso
- Mina 4,5 troppo aggressivo, espulsione che pesa e poca lucidità
- Zappa 5,5 partita quasi sufficiente poco presente in fase offensiva
- Adopo 5,5 buon primo tempo ma nel 2-1 troppa aggressività
- Makoumbou 6 fondamentale per il goal
- Zortea 5 scarsa prestazione colpevole del rigore che decide la partita
- Gaetano 5 prestazione sotto tono praticamente assente
- Luvumbo 6,5 decisivo nel pareggio unico giocatore del Cagliari a metterci grinta
- Piccoli 5,5 ci ha provato ma non sufficientemente per la difesa avversaria
Sostituti
- Deiola 84” S/V
- Palomino 84” S/V
- Obert 68” 5,5 fa il suo nonostante la situazione della partita
- Felici 78” 6 subentra troppo tardi ma nel poco minutaggio fa il suo
- Viola 68” 5 poco produttivo in attacco
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